Un momento del Bicincittà ad Ancona |
E' stata votata all'unanimità in consiglio comunale la mozione 669/2013, che raccoglie le istanze dei cittadini che utilizzano la bicicletta nella città di Ancona.
Per capire come si è giunti a questo straordinario risultato per la città bisogna ripercorrere alcuni momenti passati.
I punti della mozione nascono dopo diverse iniziative che si sono svolte nella città e non solo. L' 08 Febbraio 2012 nei giorni in cui la città e l'intero stivale erano paralizzate dalla grande nevicata nasceva la campagna #salvaiciclisti, per dire che nelle città italiane c'era bisogno di un radicale cambiamento sotto l'aspetto della mobilità, e che non era più sostenibile un numero di vittime elevato causato dagli incidenti su strada, in cui a rimetterci era sempre la parte debole: i ciclisti, o meglio i cittadini che utilizzano la bicicletta.
I ciclisti urbani dell' Ancona Social Club hanno fin da subito recepito alcune istanze della campagna, promuovendone nella città di Ancona i suoi contenuti, arrivando fino al 28 Aprile alla giornata di mobilitazione ai Fori Imperiali di Roma che ha visto la presenza di oltre cinquantamila persone.
A Maggio ad Ancona grazie alle numerose iniziative precedentemente organizzate dalla Polisportiva Ancona Social Club è tornato il Bicincittà Uisp, in cui moltissimi cittadini hanno partecipato alla pedalata che ha attraversato una buona parte della città, quella più a misura di bicicletta. La bicicletta entra nella città silenziosamente!
Idee, contenuti, proposte di diverso aspetto vengono rappresentate ai tavoli amministrativi da parte dei cicloattivisti dell' Ancona Social Club, arrivando a consegnare la lettera al Sindaco per aderire agli otto punti del manifesto #salvaiciclisti, ridimensionati con alcuni aspetti utili alla città come l'intemodalità (bici+bus) per superare la conformazione collinare che è presente ad Ancona.
Queste istanze nella settimana europea della mobilità sostenibile vengono inoltrate in maniera trasversale a tutti gli amministratori locali e recepite da alcuni consiglieri comunali, Urbisaglia e Quattrini che ne producono una mozione per una mobilità ciclabile ad Ancona.
Ecco i punti della mozione:
· a sviluppare ed attuare un piano di ciclabilità (Bici Plan) collettivo, ispirato alle migliori esperienze nazionali ed europee, che disegni la rete dei percorsi diffusi, ne indichi le priorità e le modalità per realizzarli. Tale Bici Plan dovrà essere integrato in strumenti di pianificazione della mobilità e dei trasporti (Piano Urbano della Mobilità);
· a nominare un responsabile che permetta una efficiente progettazione ed integrazione del Bici Plan tenuto conto delle esigenze tecniche della mobilità urbana e delle esigenze dei cittadini anche coinvolgendo eventuali associazioni e organizzazioni che promuovono l’uso della bicicletta;
· a valutare la possibilità di creare nei quartieri residenziali, in assenza di piste ciclabili, delle ZONE 30 (previste tra l’altro sul Piano Urbano della Mobilità), allo scopo di ridurre il rischio di morte in caso di incidente tra ciclisti e autovetture;
· predisporre parcheggi per biciclette diffusi ed adeguati alle necessità, proporre differenti soluzioni tecniche per garantire omogenee condizioni di sicurezza e comfort attraverso l’installazione di adeguate segnalazioni verticali ed orizzontali;
· creare collegamenti tra piste ciclabili esistenti, segnalandone l’inizio e la fine, garantendone inoltre la fruizione liberandole dalla “sosta selvaggia” di autovetture;
· studiare un sistema di trasporto combinato bus-bici, per ovviare alle salite più ripide, predisponendo tariffe scontate o la gratuità per chi percorre piccoli tratti di bus con la bici al seguito;
· consentire il transito alle biciclette nelle corsie e nella stessa direzione dei bus con apposita segnalazione orizzontale;
· abbattere tutte le barriere architettoniche presenti nei quartieri, per favorire la mobilità dell’utenza “debole”: ciclisti, pedoni, anziani, portatori di handicap;
· promuovere adeguate campagne di comunicazione, per sensibilizzare gli automobilisti al rispetto di tutti gli utenti della strada... motorizzati e non;
· prevedere una programmazione pluriennale certa delle risorse finanziarie legate ai proventi della sosta a pagamento e/o delle multe, a finanziamenti di altri Enti sovraordinati e/o di altri capitoli di bilancio di entrate certe che garantiscano continuità di finanziamento.
Le iniziative si moltiplicano, il numero dei cittadini che utilizzano la bicicletta aumentano, e la bicicletta entra a far parte della mobilità urbana. La bicicletta è la una matita per ridisegnare la città di Ancona sotto l'aspetto della mobilità e il leitmot per un nuovo piano urbanistico generale che tenga presente delle diverse mobilità di mezzi e persone con particolare riguardo alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente prospettando percorsi di valorizzazione dell'economia in particolar modo incentivando il commercio, l'artigianato locale, e il cicloturismo.
Attraverso essa si riprogettano i nostri spazi urbani rendendoli più belli, più vivibili, meno grigi, preservando la salute, il benessere di tutti gli abitanti.
Di strada ancora c'è ne molta da fare, ma oggi Ancona ha qualcosa di veramente innovativo. Ora serve materializzare questa innovazione proiettando il capoluogo marchigiano ad essere una città bike friendly...
...Continuiamo a pedalare per noi e per le future generazioni!
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