lunedì 17 febbraio 2014

ANCONA CAMBIA STRADA: VERSO UNA CITTA' BIKE FRIENDLY...

Un momento del Bicincittà ad Ancona




E' stata votata all'unanimità in consiglio comunale la mozione 669/2013, che raccoglie le istanze dei cittadini che utilizzano la bicicletta nella città di Ancona.
Per capire come si è giunti a questo straordinario risultato per la città bisogna ripercorrere alcuni momenti passati.
I punti della mozione nascono dopo diverse iniziative che si sono svolte nella città e non solo. L' 08 Febbraio 2012 nei giorni in cui la città e l'intero stivale erano paralizzate dalla grande nevicata nasceva la campagna #salvaiciclisti, per dire che nelle città italiane c'era bisogno di un radicale cambiamento sotto l'aspetto della mobilità, e che non era più sostenibile un numero di vittime elevato causato dagli incidenti su strada, in cui a rimetterci era sempre la parte debole: i ciclisti, o meglio i cittadini che utilizzano la bicicletta.

I ciclisti urbani dell' Ancona Social Club hanno fin da subito recepito alcune istanze della campagna, promuovendone nella città di Ancona i suoi contenuti, arrivando fino al 28 Aprile alla giornata di mobilitazione ai Fori Imperiali di Roma che ha visto la presenza di oltre cinquantamila persone.

A Maggio ad Ancona grazie alle numerose iniziative precedentemente organizzate dalla Polisportiva Ancona Social Club è tornato il Bicincittà Uisp, in cui moltissimi cittadini hanno partecipato alla pedalata che ha attraversato una buona parte della città, quella più a misura di bicicletta. La bicicletta entra nella città silenziosamente!

Idee, contenuti, proposte di diverso aspetto vengono rappresentate ai tavoli amministrativi da parte dei cicloattivisti dell' Ancona Social Club, arrivando a consegnare la lettera al Sindaco per aderire agli otto punti del manifesto #salvaiciclisti, ridimensionati con alcuni aspetti utili alla città come l'intemodalità (bici+bus) per superare la conformazione collinare che è presente ad Ancona.

Queste istanze nella settimana europea della mobilità sostenibile vengono inoltrate in maniera trasversale a tutti gli amministratori locali e recepite da alcuni consiglieri comunali, Urbisaglia e Quattrini che ne producono una mozione per una mobilità ciclabile ad Ancona.

Ecco i punti della mozione:


·      a sviluppare ed attuare un piano di ciclabilità (Bici Plan) collettivo, ispirato alle migliori esperienze nazionali ed europee, che disegni la rete dei percorsi diffusi, ne indichi le priorità e le modalità per realizzarli. Tale Bici Plan dovrà essere integrato in strumenti di pianificazione della mobilità e dei trasporti (Piano Urbano della Mobilità);

·      a nominare un responsabile che permetta una efficiente progettazione ed integrazione del Bici Plan tenuto conto delle esigenze tecniche della mobilità urbana e delle esigenze dei cittadini anche coinvolgendo eventuali associazioni e organizzazioni che promuovono l’uso della bicicletta;

·      a valutare la possibilità di creare nei quartieri residenziali, in assenza di piste ciclabili, delle ZONE 30 (previste tra l’altro sul Piano Urbano della Mobilità), allo scopo di ridurre il rischio di morte in caso di incidente tra ciclisti e autovetture;

·      predisporre parcheggi per biciclette diffusi ed adeguati alle necessità, proporre differenti soluzioni tecniche per garantire omogenee condizioni di sicurezza e comfort attraverso l’installazione di adeguate segnalazioni verticali ed orizzontali;

·      creare collegamenti tra piste ciclabili esistenti, segnalandone l’inizio e la fine, garantendone inoltre la fruizione liberandole dalla “sosta selvaggia” di autovetture;

·      studiare un sistema di trasporto combinato bus-bici, per ovviare alle salite più ripide, predisponendo tariffe scontate o la gratuità per chi percorre piccoli tratti di bus con la bici al seguito;

·      consentire il transito alle biciclette nelle corsie e nella stessa direzione dei bus con apposita segnalazione orizzontale;

·      abbattere tutte le barriere architettoniche presenti nei quartieri, per favorire la mobilità dell’utenza “debole”: ciclisti, pedoni, anziani, portatori di handicap;

·      promuovere adeguate campagne di comunicazione, per sensibilizzare gli automobilisti al rispetto di tutti gli utenti della strada... motorizzati e non;

·      prevedere una programmazione pluriennale certa delle risorse finanziarie legate ai proventi della sosta a pagamento e/o delle multe, a finanziamenti di altri Enti sovraordinati e/o di altri capitoli di bilancio di entrate certe che garantiscano continuità di finanziamento.


Le iniziative si moltiplicano, il numero dei cittadini che utilizzano la bicicletta aumentano, e la bicicletta entra a far parte della mobilità urbana. La bicicletta è la una matita per ridisegnare la città di Ancona sotto l'aspetto della mobilità e il leitmot per un nuovo piano urbanistico generale che tenga presente delle diverse mobilità di mezzi e persone con particolare riguardo alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente prospettando percorsi di valorizzazione dell'economia in particolar modo incentivando il commercio, l'artigianato locale, e il cicloturismo.

Attraverso essa si riprogettano i nostri spazi urbani rendendoli più belli, più vivibili, meno grigi, preservando la salute, il benessere di tutti gli abitanti.

Di strada ancora c'è ne molta da fare, ma oggi Ancona ha qualcosa di veramente innovativo. Ora serve materializzare questa innovazione proiettando il capoluogo marchigiano ad essere una città bike friendly...

...Continuiamo a pedalare per noi e per le future generazioni!

sabato 21 dicembre 2013

La BICIMOZIONE approvata in 2° Commissione

E' stata approvata in 2° Commissione la mozione sulla ciclabilità ad Ancona. Ora dovrà essere approvata in Consiglio Comunale per poi essere applicati gli interventi per migliorare lo stato della mobilità ciclabile nella città.

La mozione è stata sostenuta in aula dai rappresentati dell' Ancona Social Club e da ISF (Ingegneria senza frontiere), promotori delle ultime iniziative che ci sono state nella città in favore di una mobilità nuova, "Settimana Europea della mobilità sostenibile" e "Mobilità S.o.S.tenibile".

Riportiamo nuovamente il testo dela mozione approvata:



ARGOMENTO N. 669/2013
iscritto all’O.d.G. del Consiglio


OGGETTO: MOZIONE PER FAVORIRE LA MOBILITÀ CICLABILE NELLA CITTÀ DI ANCONA.

I Consiglieri comunali Diego Urbisaglia e Andrea Quattrini sottopongono all’esame del Consiglio comunale la seguente mozione:


I sottoscritti Consiglieri comunali,

PRESO ATTO che la crisi economica e le sue ricadute sulle finanze dei cittadini sta rendendo sempre più complicato, in termini economici, mantenere una o più autovetture per nucleo familiare, questo, anche e soprattutto, a causa degli aumenti consistenti del prezzo dei carburanti;

CONSIDERATO che la città di Ancona oramai da tempo risulta essere una delle città più inquinate da polveri sottili in Italia, la cui presenza nell’aria è causa diretta e indiretta di decine di migliaia di decessi nel nostro paese;

TENUTO CONTO che Ancona presenta una morfologia del proprio territorio, caratterizzata da ripetute salite e discese (alcune delle quali molto lunghe e ripide), ma allo stesso tempo sono presenti parecchie zone pianeggianti e tranquillamente percorribili in bicicletta;

CONSIDERATA l’importanza di coniugare le esigenze di risparmio economico dei cittadini, con quelle di un minor inquinamento della città e non meno importante il beneficio alla salute fisica;

Tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO COMUNALE

IMPEGNA IL SINDACO

·      a intraprendere scelte politiche e amministrative volte a favorire la mobilità ciclabile, attraverso la tutela di chi sceglie di muoversi in bicicletta, a piedi o con mezzi non motorizzati;

·      a sottoscrivere gli impegni proposti dalla “lettera ai sindaci”, inviata in occasione della Campagna nazionale #SALVACICLISTI, allegata alla mozione;

IMPEGNA GLI ASSESSORI COMPETENTI

·      a sviluppare ed attuare un piano di ciclabilità (Bici Plan) collettivo, ispirato alle migliori esperienze nazionali ed europee, che disegni la rete dei percorsi diffusi, ne indichi le priorità e le modalità per realizzarli. Tale Bici Plan dovrà essere integrato in strumenti di pianificazione della mobilità e dei trasporti (Piano Urbano della Mobilità);

·      a nominare un responsabile che permetta una efficiente progettazione ed integrazione del Bici Plan tenuto conto delle esigenze tecniche della mobilità urbana e delle esigenze dei cittadini anche coinvolgendo eventuali associazioni e organizzazioni che promuovono l’uso della bicicletta;

·      a valutare la possibilità di creare nei quartieri residenziali, in assenza di piste ciclabili, delle ZONE 30 (previste tra l’altro sul Piano Urbano della Mobilità), allo scopo di ridurre il rischio di morte in caso di incidente tra ciclisti e autovetture;

·      predisporre parcheggi per biciclette diffusi ed adeguati alle necessità, proporre differenti soluzioni tecniche per garantire omogenee condizioni di sicurezza e comfort attraverso l’installazione di adeguate segnalazioni verticali ed orizzontali;

·      creare collegamenti tra piste ciclabili esistenti, segnalandone l’inizio e la fine, garantendone inoltre la fruizione liberandole dalla “sosta selvaggia” di autovetture;

·      studiare un sistema di trasporto combinato bus-bici, per ovviare alle salite più ripide, predisponendo tariffe scontate o la gratuità per chi percorre piccoli tratti di bus con la bici al seguito;

·      consentire il transito alle biciclette nelle corsie e nella stessa direzione dei bus con apposita segnalazione orizzontale;

·      abbattere tutte le barriere architettoniche presenti nei quartieri, per favorire la mobilità dell’utenza “debole”: ciclisti, pedoni, anziani, portatori di handicap;

·      promuovere adeguate campagne di comunicazione, per sensibilizzare gli automobilisti al rispetto di tutti gli utenti della strada... motorizzati e non;

·      prevedere una programmazione pluriennale certa delle risorse finanziarie legate ai proventi della sosta a pagamento e/o delle multe, a finanziamenti di altri Enti sovraordinati e/o di altri capitoli di bilancio di entrate certe che garantiscano continuità di finanziamento.


martedì 5 novembre 2013

SEI MESI DOPO

A distanza dall' appello di adesione per una mobilità nuova che abbiamo lanciato ai vari candidati Sindaco, di cui anche il Sindaco in carica Valeria Mancinelli aveva aderito, non si è mosso ancora nulla per quanto riguarda le proposte avanzate che sono riportate nei post precedenti.

Da allora sono passati quasi sei mesi e di cose ne sono avvenute, sia per quanto riguarda le attività che abbiamo portato avanti nella città come la Settimana europea sulla mobilità sostenibile, che di quello che si muove a livello nazionale con l'elaborazione di proposta da parte dell' Anci (associazione nazionale comuni italiani) con la bozza della modifica sul codice della strada da che entra nel dettaglio del decreto ministeriale, a favore di una mobilità promiscua e più conviviale tra i mezzi di trasporto, a tutela di chi utilizza la bicicletta in strada.

Durante questi mesi abbiamo sentito diverse proposte da parte di chi utilizza la bicicletta nella città, dal bisogno di piste ciclabili, dal predisporre fondi per l'acquisto di biciclette elettriche fino all'installazione di rastrelliere e stazioni di bike sharing. Tutte proposte buone e di alternativa ai veicoli a motore ma per diffondere ed incentivare l'utilizzo della bicicletta nella città e per continuare a pedalare nelle strade c'è un denominatore comune che è quello di maggiore tutela per spostarsi con questo straordinario mezzo di trasporto sia chi già pedala e chi ha il desiderio di iniziarlo a fare!

Proprio da questo che è necessario partire nella città con un piano reale non sminuito da qualche metro di "pista ciclabile" che riesca ad utilizzare quello che di più semplice esiste che è quello delle strade esistenti, e di trasformare queste, in luoghi più fruibili per muoversi in bicicletta. Portare il contesto domenicale con gli itinerari piacevoli immersi nei parchi e nella natura, in un contesto quotidiano in armonia con l'ambiente urbano è una risoluzione che porterebbe senz'altro ad incentivare l'utilizzo della bicicletta nella città.

A breve elaboreremo una "carta ciclabile", in cui tracceremo gli itinerari più sicuri per attraversare la città, dove passare, e quali sono le strade da evitare.

Continuate a pedalare!

domenica 12 maggio 2013

CANDIDATI SINDACO PER ANCONA CHE HANNO ADERITO ALL'APPELLO SULLA MOBILITA' NUOVA


Ecco i candidati sindaco che aderiscono alla mobilità nuova:




DAVID FAVIA - CENTRO DEMOCRATICO
MATTEO BILEI - A2O
STEFANO CRISPIANI - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' / ABC
STEFANO TOMBOLINI - SESSANTACENTO
VALERIA MANCINELLI - PARTITO DEMOCRATICO

Ringraziamo per le adesioni pervenute e per aver ritirato il libro Rosso sulla mobilità nuova. Ricordiamo che l'appello è stato inoltrato a tutti i candidati sindaco in corsa alle elezioni comunali. Di seguito pubblichiamo una sintesi dell'appello:


L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano nelle città è 
in costante aumento; la bicicletta è un mezzo fondamentale per favorire la 
mobilità nuova, migliorando i nostri percorsi quotidiani.
Movimento, benessere, relazioni sociali, risparmio di tempo e di denaro sono 
solo alcuni aspetti di questi percorsi, con ricadute positive non solo per chi 
utilizza la bicicletta ma per la qualità urbana generale.

La città di Ancona ha bisogno di un ripensamento sotto l'aspetto della 
mobilità urbana, che vadano nella direzione di decongestionare il traffico a 
motore e di restituire spazi vivibili alla città, favorendo nuove forme di 
spostamenti  pratiche veloci e pulite.
Gli Stati generali sulla bicicletta di Reggio Emilia che si sono tenuti ad 
Ottobre, hanno prodotto il "Libro Rosso" sulla bicicletta e la mobilità 
nuova", uno strumento condiviso ed accessibile a tutte le amministrazioni a 
qualsiasi livello, che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita per 
tutta la collettività, con strumenti indirizzati al decongestionamento del 
traffico incentivando forme di spostamento come la bicicletta e il trasporto 
pubblico locale.


Per attuare alcune forme di mobilità nuova nella città di Ancona, elenchiamo 
alcuni interventi che vadano in questa direzione:

1. Possibilità di trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le biciclette 
pieghevoli con la variazione dell'art. 9 del regolamento conero bus  alla 
voce trasporto e bagagli;
2.  effettuare studi per l'installazione di porta biciclette nelle vetture; 
3. Realizzazione di una Zona 30 a partire dai due ingressi delle gallerie 
(Risorgimento e S. Martino) e da Via 29 Settembre;
4. Rivisitazione e ampliamento della pista ciclabile e inserimento di 
rastrelliere;
5. Incentivi economici per l’acquisto di biciclette city bike, pieghevoli ed 
elettriche con abbonamento gratuito nei mezzi pubblici per un periodo limitato.

sabato 16 marzo 2013

APPELLO AI CANDIDATI SINDACO DI ANCONA PER UNA NUOVA MOBILITA'


L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano nelle città è in costante aumento; la bicicletta è un mezzo fondamentale per favorire la mobilità nuova, migliorando i nostri percorsi quotidiani.
Movimento, benessere, relazioni sociali, risparmio di tempo e di denaro sono solo alcuni aspetti di questi percorsi, con ricadute positive non solo per chi utilizza la bicicletta ma per la qualità urbana generale.

La città di Ancona ha bisogno di un ripensamento sotto l'aspetto della mobilità urbana, che vadano nella direzione di decongestionare il traffico a motore e di restituire spazi vivibili alla città, favorendo nuove forme di spostamenti  pratiche veloci e pulite.
Gli Stati generali sulla bicicletta di Reggio Emilia che si sono tenuti ad Ottobre, hanno prodotto il "Libro Rosso sulla bicicletta e la mobilità 
nuova", uno strumento condiviso ed accessibile a tutte le amministrazioni a qualsiasi livello, che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita per tutta la collettività, con strumenti indirizzati al decongestionamento del traffico incentivando forme di spostamento come la bicicletta e il trasporto pubblico locale.


Per attuare alcune forme di mobilità nuova nella città di Ancona, elenchiamo alcuni interventi che vadano in questa direzione:

1. Possibilità di trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le biciclette pieghevoli con la variazione dell'art. 9 del regolamento conero bus  alla 
voce trasporto e bagagli;
2.  effettuare studi per l'installazione di porta biciclette nelle vetture; 
3. Realizzazione di una Zona 30 a partire dai due ingressi delle gallerie (Risorgimento e S. Martino) e da Via 29 Settembre;
4. Rivisitazione e ampliamento della pista ciclabile e inserimento di rastrelliere;
5. Incentivi economici per l’acquisto di biciclette city bike, pieghevoli ed elettriche con abbonamento gratuito nei mezzi pubblici per un periodo limitato.

La mobilità nuova è una visione diversa della città com’è stata interpretata fino ad oggi. 
Una città a misura per  più persone con esigenze e modi di circolare differenti: a piedi, in bicicletta, con il trasporto pubblico, in modo semplice 
ed economico  con vantaggio alla circolazione, alla salute, e contro lo stress quotidiano.

Polisportiva Ancona Social Club 
#salvaiclcisti Ancona
UISP Comitato di Ancona
ISF Ingegneria Senza Frontiere

In vista delle amministrative del 26/27 maggio 2013 i candidati sindaco possono esprimere la loro adesione. L'adesione è un reale impegno a prendere come riferimento il "Libro rosso sulla bicicletta e sulla mobilità nuova" per sviluppare politiche in favore della mobilità urbana, e di confrontarsi con tutte le associazioni ambientaliste, ciclistiche che si riconoscano in esso. Le adesioni saranno pubblicate nella seguente pagina: http://mobilitiamobici.blogspot.com.

Per aderire scrivere a:
anconasocialclub@libero.it

Per consultare il libro "Rosso" e visualizzare tutte le informative, potete consultare il seguente link:
http://statigeneralibici.it/risultati-litalia-cambia-strada/

venerdì 28 dicembre 2012

Pieghevoli nei Bus..




In alternativa alla crisi economica che stiamo attraversando e per costruire percorsi alternativi al passo con i cambiamenti climati, c'e bisogno di mettere in pratica nuove forme di mobilità urbana accessibili a tutti/e. E' iniziata da ieri la campagna di comunicazione virale su facebook verso la Conerobus alla quale si chiede che sia consentito il carico di biciclette pieghevoli all' interno dei bus e che si facciano studi di fattibilità per l'appliccazione delle rastrelliere nei bus.La conerobus ancora non ha fornito una presa di posizione in materia, al contrario di tante citta europee ed alcune italiane che stanno fornendo alternative di mobilita sempre piu flessibili ed accessibili. Caricare una bicicletta pieghevole simile agli standard di un bagaglio offrirebbe la possibilita di spostarsi nel tessuto urbano in maniera sostenibile, collegando quartieri piu distanti dal centro della città di Ancona con ricadute positive
nell'occuppazione per gli addetti al lavoro sempre piu precari a causa dei continui tagli sui servizi pubblici. Confidiamo in una risposta da parte dell'azienda in merito alla proposta avanzata.

Ciclofficina Social Club Ancona e #Salvaiciclisti Ancona



Il testo della richiesta è il seguente:
Dopo Cagliari, Milano, Bergamo, Firenze e molti capoluoghi europei, chiedo che anche ad Ancona e nelle città limitrofe servite dalla Conero Bus sia consentito il carico della bicicletta pieghevole in maniera gratuita fin da subito, e che l'azienda provveda ad attivare nel breve periodo la soluzione del trasporto intermodale (bici+bus) con l'installazione dei porta biciclette, nell'interesse dei cittadini/e per una città meno congestionata dal traffico motorizzato, meno inquinata, più vivibile. Saluti.


Cosa dice il regolamento in materia:

Art. 9
Trasporto bagagli

Il passeggero munito di regolare documento di viaggio può trasportare gratuitamente un collo di dimensioni non superiori a cm. 75x50x25 e di peso non superiore a 10 chilogrammi.
L’ammissibilità di ulteriori colli è subordinata alla disponibilità di spazio e di peso e al pagamento della tariffa in vigore.
Non è ammesso in nessun caso, il trasporto di oggetti ingombranti, sudici o pericolosi.
Il trasporto di bagagli, pacchi o colli non accompagnati è consentito soltanto sugli autobus provvisti di bagagliaio. 


La soluzione per applicare il trasporto intermodale:

In sostanza le biciclette pieghevoli generalmente hanno queste misure: lunghezza 80 x36 di larghezza x66 di altezza, basterebbe consentirne il carico aggiungendo nel regolamento che "le biciclette pieghevoli possono essere caricate nel bus senza costi aggiuntivi"....tutto qua!

venerdì 10 agosto 2012

LA CRISI, LA CITTA'...E LA BICICLETTA


In un contesto di crisi economica, la bicicletta nella città diventa sempre più un mezzo necessario e fondamentale nella mobilità urbana. Sempre più cittadini scelgono le due ruote, e i tagli familiari legati alla crisi economica che stiamo vivendo si ripercuotono sul sistema trasporti. In Italia le immatricolazioni delle automobili sono scese rispetto al 2011 del 21,4%, e non andrà meglio nel 2013, mentre è in costante aumento in Italia le persone che scelgono sempre di più la bicicletta come mezzo di trasporto. www.unrae.it.

Diversi sono i fattori legati a questo calo, in primis la crisi economica che picchia duramente nelle famiglie italiane, dove i tagli sono stati effettuati prima nel superfluo, adesso nel sistema trasporto, con gli eccessivi costi per mantenere un'automobile, il caro benzina per muoverla, e poi per ragioni legate all'ambiente, alla necessita di ridurre traffico e inquinamento.


Se guardiamo al di là dello Ionio, nella vicina Grecia la situazione non va meglio. Il numero delle automobili nelle strade greche è diminuito del 40% negli ultimi due anni, la vendita delle biciclette è cresciuta oltre il 25%. Stessi fattori che caratterizzano il nostro paese: crisi economica, benzina oltre 1,70€ al litro. In Grecia nascono rivenditori di biciclette un pò ovunque, segno che il popolo greco ha capito che oramai la favola dell'automobile è terminata, e che la bicicletta può essere un fattore per alleggerire le spese familiari.http://www.linkiesta.it


Ma nella nostra città come vanno le cose?

Come nel resto della penisola i ciclisti urbani sono in costante aumento: se all'inizio della crisi economica se ne contavano pochissimi, ora incrociarsi con altri cittadini in bicicletta è più facile, e molti pensano di passare alla bicicletta per i spostamenti urbani, riscoprendo la città e le sue meraviglie, ma nello stesso tempo le sue difficoltà a percorrerla.

I problemi più diffusi sono quelli della conformazione territoriale, la paura della strada, la carenze di infrastrutture e scelte politiche adeguate alla mobilità ciclabile, siamo tristemente in linea con il quadro nazionale, distanti anni luce dai paesi come Olanda e Danimarca.