Il 13 Maggio 2012 sarà una data importante per la città di Ancona e per la mobilità ciclabile. Oggi si è tenuta la conferenza stampa per l'evento del Bicincittà organizzato dalla Uisp con il sostegno della campagna locale MobilitiamoBici. Per la prima volta il Bicincittà passerà per il Piano San Lazzaro, uno dei quartieri più trafficati della città e poco a misura di bicicletta e di pedone.
E' necessaria e importantissima la partecipazione in questa fase di tutti i soggetti che condividano e vedano la città dal punto di vista di un sellino, a piedi, che credano che Ancona a misura di persone e di bicicletta non è utopia.
Appuntamento alle ore 10:00 a Piazza Roma, per dar vita ad un grande corteo colorato e festoso per le strade della città. Portatevi fischietti, campanellini e trombette, per andare a liberare in maniera simbolica Piano San Lazzaro dal traffico motorizzato, e dall'inquinamento.
Durante la conferenza stampa di oggi, si sono sottolineati due aspetti principali: il primo di smettere di pensare la bicicletta come un momento di svago, e concepirla come mezzo quotidiano di spostamento che viene sempre più utilizzato nella città. La seconda che a causa della crisi, con la benzina che tocca i due euro, moltissime famiglie tagliano i costi per il mantenimento dell'automobile, utilizzando la bicicletta e i mezzi pubblici.
Nell'incontro si è evidenziata la manifestazione del 28 Aprile di #salvaiciclisti, che ha raccolto ai Fori Imperiali di Roma cinquantamila persone, raccontandone la nascita del movimento, e di come molte istanze vengono rappresentate all'interno della campagna locale MobilitiamoBici.
Successivamente abbiamo presentato un documento sulla mobilità ciclabile, portando le istanze di chi già utilizza la bicicletta nella città, incentivandone l'utilizzo di essa.
Ecco il documento presentato:
PARTE I – Benefici della mobilità ciclabile
Questo documento è stato
redatto da associazioni che promuovono l’utilizzo della bicicletta, da
cittadini che la usano, e da tutti coloro che vogliono una città più ciclabile,
a misura di persona, attraverso la campagna MobilitiamoBici.
Al contrario dei luoghi
comuni, che continuamente si sentono a più voci, dal nostro punto di vista,
gran parte della città di Ancona è perfettamente ciclabile, è necessario più
che progetti a lungo termine, dislocati dal centro urbano, migliorare quello
che già esiste, nella tutela di chi utilizza questo mezzo, con la conseguenza
di migliorare l’habitat urbano della città nell’interesse collettivo.
Partiamo dal concetto che la
bicicletta rientra nel codice della strada, e che possono essere applicati
interventi, sempre nel rispetto del codice della strada.
Sostenere il documento in
questione è fondamentale per molteplici motivazioni legate alla diffusione
della bicicletta:
-
Viene favorita la
mobilità ciclabile, attraverso la tutela di chi sceglie di muoversi in
bicicletta a piedi, o con mezzi non motorizzati nella città.
Di conseguenza i benefici
collettivi sono molteplici:
-
Traffico meno
congestionato;
-
Riduzione delle Pm10 e
miglioramento della qualità dell’aria;
-
Riduzione
dell’inquinamento acustico;
-
Risparmio economico nei
parcheggi e nel costo del mantenimento del mezzo privato motorizzato.
PARTE II – Interventi generici
Abbiamo constatato che per
molteplici ragioni, l’utilizzo della bicicletta è sempre più diffuso nella
città. Da questa circostanza, è necessario tutelare il cittadino che sceglie di
muoversi nella città, in bicicletta o a piedi con i seguenti interventi:
-
Creazione nei quartieri
residenziali, nei pressi delle scuole, in assenza di piste ciclabili delle
“ZONE 30”, volta alla riduzione della velocità dei mezzi a motore, riducendo in
maniera drastica la probabilità di morte in caso di incidente con le
autovetture;
-
Creazione di dissuasori
(piani rialzati) per ridurre la velocità dei mezzi a motore e favorire gli
attraversamenti dei pedoni;
-
Creazione dei
collegamenti delle piste ciclabili esistenti, segnalando quando iniziano e
quando terminano;
-
Trasporto combinato di
bicicletta e bus per le salite più ripide;
-
Riduzione dei parcheggi
dei mezzi a motore nelle vie principali della città, favorendo la corsia di
destra alle biciclette e ai bus, incentivando l’utilizzo dei parcheggi
scambiatori;
-
Transito alle biciclette
nelle corsie dei bus, nella direzione obbligata, segnalata a terra con il
disegno della bicicletta, nelle corsie strettamente necessarie per favorire la
mobilità ciclabile, senza intralciare quella pubblica.
-
Abbattimento di tutte le
barriere architettoniche presenti nei quartieri per favorire la mobilità
dell’utenza debole (ciclisti, pedoni, anziani, portatori di handicap);
-
Promuovere
una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada
sulle tematiche della sicurezza stradale in multilingua.
PARTE III – Piano San Lazzaro quartiere pilota
Elencati gli interventi in
favore della mobilità ciclabile per Ancona, è necessario sottolineare che il
quartiere che risulta meno a misura di bicicletta è quello del Piano San
Lazzaro.
Abbiamo constatato quali possono
essere gli interventi redatti nel documento in questione, che si possono
applicare per rilanciare la zona Piano San Lazzaro sotto l’aspetto della
mobilità ciclabile, rilanciando il quartiere, assumendo un ruolo da pilota per
la città:
-
Dissuasori della
velocità e ZONA 30 nel Corso Carlo Albero, con rimozione dei parcheggi nella
corsia di destra;
-
Contrasto alla sosta
selvaggia, nella pista ciclabile di Via Giordano Bruno;
-
Collegamento con
l’ausilio dell’attraversamento pedonale della pista ciclabile di Via Giordano
Bruno con Via Guglielmo Marconi, con il semaforo a chiamata;
-
ZONA 30 in tutta l’area
di Piazza Ugo Bassi;
-
Rimozione dei parcheggi
nella corsia di destra di Via Cristoforo Colombo, restituendo la corsia ai bus
e alle biciclette, con dissuasori della velocità, con transito consentito nella
corsia dei bus nella direzione dal quartiere Palombare a Piazza Ugo Bassi;
-
Collegamento
sperimentale da Piazza Ugo bassi alla Facoltà di Ingegneria con il bici+bus;
-
ZONA 30
in Via Aldo Fiorini, Via Umberto Saracini, Via Raffaele Pergolesi, Via Vinicio
Rossi;
-
Contrasto al transito
dei mezzi pesanti nella zona di Piazza Ugo Bassi, Via Giordano Bruno, Corso
Carlo Alberto;
-
Abbattimento delle
barriere archittetoniche presenti nel quartiere;
-
Inversione del senso di
marcia di Via Capo d’istria al fine di favorire la visuale agli automobillisti
durante il transito delle biciclette nella pista ciclabile di Via Giordano
Bruno.
CONCLUSIONI
In conclusione tali
interventi riportati nel documento sono efficaci per favorire la mobilità
ciclabile, nella tutela del cittadino che si muove nella città in bicicletta o
a piedi.
Il documento in questione
pone una serie di interventi, volti al miglioramento degli spazi urbani,
considerando necessario rimettere al centro della mobilità urbana l’utenza
debole, partendo dal quartiere pilota Piano San Lazzaro, tra i più trafficati
della città.
Gli interventi elencati
nascono da una ricerca prodotta tramite la campagna mobilitiamoBici,
raccogliendo esperienze di comuni virtuosi, di associazioni che sostengono la
mobilità ciclabile a livello locale e nazionale, e dalle esperienze vissute di
chi usa la bicicletta nella città di Ancona.
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