venerdì 10 agosto 2012

LA CRISI, LA CITTA'...E LA BICICLETTA


In un contesto di crisi economica, la bicicletta nella città diventa sempre più un mezzo necessario e fondamentale nella mobilità urbana. Sempre più cittadini scelgono le due ruote, e i tagli familiari legati alla crisi economica che stiamo vivendo si ripercuotono sul sistema trasporti. In Italia le immatricolazioni delle automobili sono scese rispetto al 2011 del 21,4%, e non andrà meglio nel 2013, mentre è in costante aumento in Italia le persone che scelgono sempre di più la bicicletta come mezzo di trasporto. www.unrae.it.

Diversi sono i fattori legati a questo calo, in primis la crisi economica che picchia duramente nelle famiglie italiane, dove i tagli sono stati effettuati prima nel superfluo, adesso nel sistema trasporto, con gli eccessivi costi per mantenere un'automobile, il caro benzina per muoverla, e poi per ragioni legate all'ambiente, alla necessita di ridurre traffico e inquinamento.


Se guardiamo al di là dello Ionio, nella vicina Grecia la situazione non va meglio. Il numero delle automobili nelle strade greche è diminuito del 40% negli ultimi due anni, la vendita delle biciclette è cresciuta oltre il 25%. Stessi fattori che caratterizzano il nostro paese: crisi economica, benzina oltre 1,70€ al litro. In Grecia nascono rivenditori di biciclette un pò ovunque, segno che il popolo greco ha capito che oramai la favola dell'automobile è terminata, e che la bicicletta può essere un fattore per alleggerire le spese familiari.http://www.linkiesta.it


Ma nella nostra città come vanno le cose?

Come nel resto della penisola i ciclisti urbani sono in costante aumento: se all'inizio della crisi economica se ne contavano pochissimi, ora incrociarsi con altri cittadini in bicicletta è più facile, e molti pensano di passare alla bicicletta per i spostamenti urbani, riscoprendo la città e le sue meraviglie, ma nello stesso tempo le sue difficoltà a percorrerla.

I problemi più diffusi sono quelli della conformazione territoriale, la paura della strada, la carenze di infrastrutture e scelte politiche adeguate alla mobilità ciclabile, siamo tristemente in linea con il quadro nazionale, distanti anni luce dai paesi come Olanda e Danimarca.










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